Costi dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita in Italia 2025 – Prezzi, sovvenzioni e consigli per risparmiare

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scritto da Zappelphilipp Marx3 luglio 2025
Coppia che esamina i costi dei trattamenti di fertilità

Secondo il fact sheet “Infertility” dell’OMS, circa una persona su sei nel mondo affronta l’infertilità involontaria. In Italia si stima che il 10–14 % delle coppie riscontri difficoltà di concepimento. I trattamenti di procreazione medicalmente assistita possono aumentare significativamente le possibilità di gravidanza, ma comportano costi rilevanti. Ecco cosa aspettarsi per il 2025: tariffe, sovvenzioni disponibili e strategie per tenere sotto controllo le spese.

Costi di ICI, IUI, IVF e ICSI – Panoramica 2025

Procedure meno comuni e costi aggiuntivi

GIFT: 5 000–7 000 € · IVM: 2 000–4 000 € · Time-lapse embrionale: + 400–600 €

Copertura pubblica e sovvenzioni regionali

In Italia non esiste un rimborso universale per i trattamenti di fertilità. Alcune Regioni offrono contributi o pacchetti agevolati per coppie con ISEE al di sotto di determinate soglie. Verifica le opportunità presso la tua ASL o sul portale regionale della salute.

Spese tipiche a carico del paziente

  • Prima visita e accertamenti diagnostici: 120–250 €
  • Farmaci per la stimolazione ovarica: 300–600 €
  • Monitoraggio (esami del sangue, ecografie): 300–600 €
  • Crioconservazione embrioni: primo anno ~ 750 €, anni successivi 300–500 €
  • Spermatozoi da donatore pubblico: 550–1 000 € per dose

Nuove tecnologie e costi extra – vale la pena?

La linea guida OMS sulle tecnologie di riproduzione assistita consiglia di valutare con attenzione costi e benefici dei servizi aggiuntivi:

  • AI embryo grading (+ 300–500 €): selezione automatica degli embrioni con maggior potenziale.
  • Incubatore time-lapse (+ 400–600 €): monitoraggio continuo per ottimizzare la scelta.
  • PGT-A (screening genetico) (1 500–2 500 €): riduce il rischio di aborto; consigliato da 35 anni in su.
  • Microfluidic sperm sorting (+ 250 €): seleziona gli spermatozoi più mobili.

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RattleStork – l’app di donazione di spermatozoi
Figura: RattleStork – l’app di donazione di spermatozois

Cinque consigli per ridurre i costi

  • Approfitta delle agevolazioni fiscali per spese mediche straordinarie.
  • Confronta pacchetti multi-ciclo tra diverse cliniche.
  • Cerca contributi regionali o fondazioni come RESOLVE grants.
  • Opta per farmaci generici quando clinicamente adeguati.
  • Tieni traccia di tutte le ricevute per eventuali rimborsi o detrazioni.

Conclusione – fra costi e speranza

I trattamenti di procreazione medicalmente assistita rappresentano un investimento importante. Conoscendo tariffe, sovvenzioni e strategie di risparmio, puoi avvicinarti al desiderio di genitorialità nel 2025 senza sforare il tuo budget.

Domande Frequenti (FAQ)

L’ICI (inseminazione domiciliare) costa circa 250–500 € per tentativo; l’IUI 350–1 100 € per ciclo; la FIV 3 200–4 500 € per ciclo; e l’ICSI aggiunge 4 500–5 800 € oltre al costo della FIV.

Procedure come GIFT (5 000–7 000 €), IVM (2 000–4 000 €) e monitoraggio time-lapse (+400–600 €) sono più costose e considerati add-on.

In alcune regioni è possibile ottenere contributi o voucher per cicli di FIV, ma non esiste un rimborso uniforme a livello nazionale; verificare presso la ASL locale.

Calcolare spese per prima visita (120–250 €), analisi ormonali e ecografie (300–600 €), conservazione embrioni (750 € primo anno, 300–500 €/anno) e donazione di seme (550–1 000 € per dose).

I farmaci per un ciclo di FIV variano tra 300 e 600 € se si scelgono generici, fino a 1 500 € con farmaci di marca.

Sì: AI embryo grading (+300–500 €), incubatore time-lapse (+400–600 €), PGT-A screening (+1 500–2 500 €) e microfluidic sperm sorting (+250 €).

Tramite RattleStork parte da circa 300 € a dose, eliminando costi bancari e di quarantena, spesso fino al 50 % in meno rispetto alle banche tradizionali.

Confronta pacchetti multi-ciclo, utilizza farmaci generici, richiedi contributi regionali, sfrutta agevolazioni fiscali e conserva tutte le ricevute per detrazioni.

Sì, richiedi sempre un preventivo scritto (“stima del piano di trattamento”) alla tua clinica e verifica eventuali contributi o coperture prima di iniziare.