Fecondazione in vitro (FIV) – Guida completa, costi e percentuali di successo

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scritto da Zappelphilipp Marx27 maggio 2025
Embrioologo che analizza una coltura embrionale in laboratorio di FIV al microscopio

La fecondazione in vitro (FIV) è una procedura di riproduzione assistita di seconda linea, indicata quando i trattamenti più semplici non bastano. In questa guida troverai ogni fase del percorso, i costi medi in Italia, le probabilità di successo per fascia d’età, i principali rischi, consigli pratici e le novità tecnologiche: tutte le informazioni spiegate in modo chiaro e aggiornato.

Costi e organizzazione

In Italia un ciclo standard di FIV costa in media tra 4.000 e 7.000 €, mentre la tecnica ICSI può arrivare a 5.000–8.000 €.

  • Stimolazione ormonale & monitoraggio: 1.000–2.000 €
  • Prelievo ovocitario & laboratorio: 2.000–3.500 €
  • Transfer embrionario & follow-up: 800–1.200 €
  • Crioconservazione embrioni: ≈ 600 € + 200–400 €/anno di stoccaggio

Rimborso SSN: il Servizio Sanitario Nazionale copre in media il 63 % dei cicli, con ampie differenze regionali: in Lombardia quasi il 99 % è finanziato, in Sardegna lo 0 %.

Step by step: il percorso FIV

  1. Stimolazione ovarica: 8–12 giorni di gonadotropine con ecografie e prelievi ormonali regolari.
  2. Trigger ovulatorio: hCG o agonista GnRH 34–36 ore prima del prelievo.
  3. Prelievo ovocitario: procedura ambulatoriale sotto sedazione cosciente.
  4. Preparazione del seme: concentrazione degli spermatozoi mobili.
  5. Fecondazione in laboratorio: FIV tradizionale o ICSI in caso di ridotta qualità del seme.
  6. Coltura embrionale: incubazione fino al giorno 3 (8 cellule) o giorno 5 (blastocisti).
  7. Transfer embrionario: preferibile il SET (single embryo transfer) per minimizzare il rischio di gravidanze multiple.
  8. Sostegno luteale: progesterone vaginale fino alla 10ª settimana di gestazione.
  9. Test di gravidanza: β-hCG 12–14 giorni dopo il transfer; primo ecografia dopo circa 10 giorni.
  10. Freeze-all (opzionale): in caso di rischio OHSS o endometrio sfavorevole, si congelano tutti gli embrioni e si programma un transfer in un ciclo successivo.

Percentuali di successo

Dati internazionali (gravidanze cliniche per prelievo) mostrano:

  • < 35 anni: ~29,6 %
  • 35–37 anni: ~23,6 %
  • 38–39 anni: ~18,2 %
  • 40–42 anni: ~10,0 %
  • 43–44 anni: ~3,2 %
  • > 44 anni: < 1 %

Con i cicli da embrioni congelati, la probabilità cumulativa di “baby at home” in donne < 35 anni supera spesso il 50 %.

Candidati non ideali

  • Riserva ovarica molto bassa (AMH < 0,5 ng/ml e > 45 anni).
  • Patologie sistemiche non ottimizzate (diabete scompensato, disfunzioni tiroidee).
  • Coagulopatie gravi senza adeguato follow-up ematologico.

In questi casi si consiglia prima un percorso di ottimizzazione pre-concepimento.

Consigli per aumentare le chance

  • Mantenere un peso sano, smettere di fumare, ridurre alcol e assumere acido folico + vitamina D ogni giorno.
  • Attività aerobica moderata e tecniche di gestione dello stress (yoga, meditazione, CBT).
  • Per il partner maschile: 90 giorni di stile di vita salutare migliorano la qualità del seme.
  • Integratori (DHEA, CoQ10) possono aiutare in low-responder: evidenza limitata, da valutare con medico.

Progressi e trend

  • AI nella selezione embrionale: analisi morfo-cinetiche per ottimizzare l’impianto.
  • Time-lapse incubatori: monitoraggio continuo senza sbalzi termici.
  • PGT-A/PGT-M: diagnosi preimpianto per ridurre aborti in coppie a rischio.
  • FIV “gentile” (mild & natural cycle): dosi ormonali ridotte, minore impatto sul corpo.
  • Social freezing: crioconservazione oociti fino a 35 anni per preservare la fertilità.

Rischi ed effetti collaterali

  • OHSS: rischio ridotto con protocollo freeze-all.
  • Gravidanze multiple: SET minimizza rischio di parto pretermine e complicazioni.
  • Complicanze ostetriche: lieve aumento di preeclampsia e nati pretermine.
  • Stress emotivo: percorso impegnativo, utile supporto psicologico.
  • Costi extra: farmaci, PGT, crioconservazione aggiuntiva.

Aspetti normativi in Italia

  • Legge 40/2004: PMA riservata a coppie eterosessuali con diagnosi di infertilità e donna < 43 anni.
  • Max 3 embrioni trasferiti; diagnosi genetica preimpianto solo per necessità mediche.
  • Crioconservazione embrioni in eccesso vietata, sebbene oggi mitigata da sentenze costituzionali.
  • Donazione di gameti (eterologa) regolata a livello regionale dopo il 2014.
  • Surrogacy vietata; anonimato del donatore garantito.
  • Recenti sentenze costituzionali hanno allentato alcune restrizioni iniziali della legge.

Confronto rapido dei metodi di inseminazione

  • ICI / IVI – Inseminazione intracervicale domestica
    Bassi costi, massima privacy; adatta a problemi lievi o a seme da donatore.
  • IUI – Inseminazione intrauterina
    Costi moderati; indicata per fattori spermatici moderati e ostacoli cervicali.
  • FIV – Fecondazione in vitro
    Standard per occlusione tubarica, endometriosi o fallimento IUI; tassi di successo elevati.
  • ICSI – Iniezione intracitoplasmatica
    Ideale in caso di infertilità maschile severa o campioni TESE; tecnica di precisione avanzata.

Fonti e linee guida

Conclusione

Grazie a protocolli personalizzati, tecnologie all’avanguardia e selezione embrionale con AI, la FIV offre oggi ottime prospettive, soprattutto nelle donne giovani. Una buona informazione sui costi, i rischi e un adeguato supporto psicologico sono fondamentali per affrontare questo percorso con fiducia.

Häufig gestellte Fragen (FAQ)

Le probabilità di gravidanza clinica per prelievo sono: < 35 anni ~29,6 %; 35–37 anni ~23,6 %; 38–39 anni ~18,2 %; 40–42 anni ~10,0 %; 43–44 anni ~3,2 %; > 44 anni < 1 %. Con i cicli da embrioni congelati la percentuale cumulativa di bambini a termine supera spesso il 50 %.

Circa il 60 % delle coppie ottiene il concepimento entro tre cicli completi (inclusi i trasferimenti da crioconservazione). Dopo sei cicli la percentuale cumulativa di live birth supera l’80 % nelle donne giovani.

In Italia un ciclo standard costa 4.000–7.000 €. Il SSN rimborsa in media il 63 % dei cicli, con differenze regionali: in Lombardia quasi il 99 % dei cicli è coperto, in Sardegna circa lo 0 %.

Il prelievo avviene sotto sedazione cosciente o lieve anestesia generale ed è indolore. In seguito possono comparire crampi addominali simili a dolori mestruali, controllabili con analgesici lievi.

Protocolli con antagonisti, dosi iniziali di gonadotropine ridotte, trigger con agonista GnRH e approccio freeze-all mantengono il rischio di OHSS al di sotto dell’1 %.

Il trasferimento singolo riduce drasticamente il rischio di parto pretermine, preeclampsia e complicazioni neonatali, mantenendo elevate le percentuali cumulative grazie ai successivi trasferimenti da embrioni congelati.

Il PGT-A può ridurre il rischio di aborto in donne ≥ 35 anni o con perdite ricorrenti; in Italia è consentito solo su indicazione medica e autorizzazione dell’ethics committee.

Stimolazione con gonadotropine a dosi molto basse o assente, per ridurre costi e rischio OHSS; controindicata in donne con scarso profilo ovarico per minore numero di ovociti raccolti.

In presenza di estradiolo troppo elevato, rischio OHSS, endometrio poco ricettivo o positività a infezioni; tutti gli embrioni vengono vitrificati e trasferiti in un ciclo successivo.

Studi preliminari indicano un aumento del 5–10 % dei tassi di impianto grazie all’analisi morfocinetica con AI, ma non è ancora uno standard consolidato.

BMI ottimale (20–25), astensione dal fumo per almeno 3 mesi, massimo 5 unità di alcol a settimana, adeguati livelli di vitamina D e acido folico, attività fisica moderata e gestione dello stress.

In donne low-responder il CoQ10 (300 mg/die) o il DHEA (75 mg/die) possono migliorare leggermente la risposta ovarica; evidenza moderata, usare solo dopo consulto medico.

Forme lievi-moderate hanno impatto minimo; in stadi gravi può aiutare un intervento chirurgico o una down-regulation con GnRH prima della stimolazione.

Molti centri accettano fino a BMI 35 kg/m². Oltre il BMI 30 la live birth rate diminuisce e le complicazioni aumentano; una riduzione del 5–10 % del peso può migliorare i risultati.

Stimolazione 8–12 giorni → prelievo ovocitario a giorno 0 → transfer a giorno 3–5 → test di gravidanza intorno a 4 settimane dall’inizio.

Centri di fertilità con psicologi dedicati, psicoterapeuti specializzati in PMA, gruppi di auto-aiuto e community online come il forum RattleStork.

Consigliati in presenza di malattie ereditarie, aborti ripetuti, grave compromissione della qualità spermatozooi o incompatibilità di gruppo sanguigno.

In Italia la donazione di ovociti è consentita solo dopo la riforma del 2014 e spesso i tempi di lista d’attesa sono lunghi; Paesi come Spagna o Repubblica Ceca offrono procedure più rapide.

È ideale fino ai 35 anni, massimo 38 anni: gli ovociti crioconservati garantiscono tassi di successo simili all’età di prelievo.

Indicata se < 1 M di spermatozoi progressivi/ml, teratozoospermia severa, fallimento fecondazione in vitro o utilizzo di campioni TESE.