In Italia oltre diecimila persone ogni anno ricorrono alla donazione di seme per realizzare il sogno di una famiglia. I metodi di screening moderni riducono significativamente i rischi sanitari, ma rimane sempre un rischio residuo. Questo articolo spiega quali virus, batteri, parassiti e patologie ereditarie possono essere trasmessi — e come uno screening di laboratorio in più fasi minimizzi tali rischi.
Perché il screening in più fasi è essenziale
I patogeni attraversano spesso un periodo finestra: sono presenti nel donatore ma non ancora rilevabili con soli test sierologici. Per questo il Ministero della Salute e la Società Italiana per lo Studio della Medicina della Riproduzione (SISMER) raccomandano di combinare test sierologici e PCR e di mettere in quarantena i campioni per alcuni mesi prima del rilascio.
Virus rilevabili nell’eiaculato
- HIV – test ELISA e PCR, con quarantena del campione.
- Epatiti B e C – saggi anticorpali e antigenici per prevenire danni epatici.
- Herpes simplex 1 e 2 – PCR; basso rischio in donatori asintomatici.
- Cytomegalovirus (CMV) – dosaggio IgG/IgM; critico per i riceventi immunodepressi.
- Virus Zika – RT-PCR e test anticorpali dopo soggiorni in aree endemiche.
- HTLV I/II – rari, ma associati a leucemie.
- Papillomavirus umano (HPV) – PCR per tipi ad alto rischio (prevenzione del tumore cervicale).
- West Nile e Dengue – importanti per donatori provenienti da regioni tropicali o subtropicali.
- SARS-CoV-2 – incluso in alcuni panel durante i picchi pandemici.
Batteri e parassiti nello sperma
- Chlamydia trachomatis – spesso asintomatica; può compromettere la fertilità.
- Neisseria gonorrhoeae – rilevabile tramite NAAT o coltura.
- Treponema pallidum (sifilide) – sierologia TPPA e VDRL obbligatoria.
- Flora urogenitale (ad es. E. coli, enterococchi) – possibili infiammazioni.
- Trichomonas vaginalis – noto per ridurre la qualità dello sperma.
- Micoplasmi/Ureaplasmi – spesso silenti, ma infiammatori.
Rischi genetici
- Fibrosi cistica – analisi del gene CFTR
- Malattia di Tay-Sachs – screening di mutazioni in HEXA
- Atrofia muscolare spinale – test del gene SMN1
- Anemie falciformi e talassemie – pannelli di emoglobinopatie
- Sindrome dell’X fragile – analisi delle ripetizioni in FMR1
- Microdelezioni del cromosoma Y – associate a grave oligospermia
- Malattia di Gaucher – rilevante per donatori di ascendenza ashkenazita
- Pannelli specifici per popolazioni – es. anemia di Fanconi, malattia di Wilson
Quali malattie possono essere escluse?
Combinando test sierologici, PCR, pannelli genetici e quarantena plurimensile, i laboratori possono escludere praticamente tutti i virus, batteri, parassiti e disturbi ereditari rilevanti, riducendo il rischio residuo a livelli eccezionalmente bassi.
Processo di screening
- Anamnesi – questionario dettagliato e consulenza.
- Analisi di laboratorio – saggi anticorpali, antigenici e PCR.
- Pannello genetico – screening di condizioni ereditarie comuni.
- Quarantena – conservazione del campione per almeno tre mesi.
- Retest – conferma di assenza di nuove infezioni prima del rilascio.
Donazione privata vs banca del seme
Le banche del seme autorizzate dal Ministero della Salute assicurano la massima sicurezza con protocolli regolamentati e registri dei donatori. La donazione privata può offrire un’esperienza più personale e costi inferiori, ma richiede accordi di screening personalizzati e garanzie legali.

Conclusione
La donazione di seme apre la strada alla genitorialità per molte persone. Un protocollo di screening rigoroso, raccomandato dal Ministero della Salute e dalla SISMER, è fondamentale per azzerare quasi del tutto il rischio di trasmissione di infezioni o patologie genetiche. Affidati a strutture autorizzate o piattaforme certificate, e regala alla tua futura famiglia il miglior inizio possibile.