Il coparenting—noto in Italia come affidamento condiviso—è sempre più diffuso. In questa guida scoprirai perché genitori separati, monoparentali e coppie LGBT+ scelgono questo modello, quali vantaggi comporta e come un Piano di Affidamento dettagliato insieme a strategie pratiche possano far crescere serenamente la tua famiglia.
Cos’è il coparenting / affidamento condiviso?
Secondo il Codice Civile (artt. 337-bis e ss.) e la Legge 8 febbraio 2006, n. 54, l’affidamento condiviso prevede che due (o più) adulti esercitino insieme l’autorità parentale e la residenza alternata del minore, indipendentemente dal legame sentimentale. Tutto viene formalizzato in un Piano di Affidamento omologato dal Tribunale per i Minorenni.
Vantaggi del coparenting
L’affidamento condiviso si adatta ai ritmi moderni offrendo:
- Flessibilità: Alternanza di turni che concilia lavoro e famiglia.
- Supporto emotivo: Condivisione dei compiti riduce stress e affaticamento genitoriale.
- Modelli differenti: Il bambino trae beneficio da stili educativi vari e complementari.
- Garanzia legale: Normato dal Codice Civile e supportato da prassi giurisprudenziale.
Sfide e soluzioni
Un coparenting di successo richiede:
- Comunicazione aperta: Incontri regolari per evitare fraintendimenti.
- Accordi scritti: Piano di Affidamento con orari, festività e responsabilità chiaramente definiti.
- Adattabilità: Revisione del piano in base alla crescita del minore e a nuovi eventi.
- Supporto professionale: Mediatore familiare, psicologo o coordinatore genitoriale nei momenti critici.
Coparenting per famiglie LGBT+
Le coppie LGBT+ possono ricorrere all’adozione del figlio del partner (art. 44 d.lgs. 154/2013) o a modalità assistite; la coparentalità garantisce i diritti di entrambi. È fondamentale un consulto legale precoce con un avvocato esperto in diritto di famiglia LGBT+.
Consigli pratici quotidiani
- Calendario condiviso: Google Calendar, Cozi o FamCal per coordinare appuntamenti e impegni.
- Riunioni fisse: Telefonata settimanale di 30 min per verificare il piano.
- Routine coerenti: Intesa su orari di sonno, compiti e uso dei dispositivi.
- Ruoli chiari: Suddivisione di accompagnamenti, gite e progetti scolastici.
- Voce del bambino: Coinvolgimento delle sue preferenze, adeguato all’età.
Gestione dei conflitti
- Mediatore familiare: Professionista nominato dal Tribunale o scelto privatamente.
- Terapia familiare: Psicologo specializzato in dinamiche post-separazione.
- Coordinatore genitoriale: Figura neutrale che verifica l’applicazione del piano giorno per giorno.
Aspetti legali
- Autorità parentale condivisa: art. 337-bis cc e Legge 54/2006.
- Assegno di mantenimento: Determinato in base al reddito di entrambi e ai bisogni del minore.
- Decisioni importanti: Salute, istruzione e religione disciplinate nella convenzione.
- Piano di Affidamento: Atto avente forza esecutiva dopo omologa giudiziaria.
- Testamento e tutela: Nomina preventiva di tutore in caso di decesso.

Consiglio: rivolgiti a un avvocato di diritto di famiglia per un supporto personalizzato.
Come trovare il co-genitore ideale
- Piattaforme online: Coparents.it, GenitorialitàCondivisa.it, gruppi Facebook dedicati.
- Reti locali: Consultori familiari, associazioni di promozione sociale.
- Referenze professionali: Mediatore familiare, psicologi o assistenti sociali.
Ulteriori letture e studi
- Fabricius, W. V., Braver, S. L., Diaz, P., & Vélez, C. (2010). Child adjustment in joint versus sole physical custody: Two-year longitudinal study. Family Process.
- Kelly, J. B., & Lamb, M. E. (2000). Using child development research to guide custody decisions. Family Court Review.
- Nunes, C., Scherer, N., & Favez, N. (2021). Co-parenting programs: Systematic review & meta-analysis. Family Relations.
Conclusione
Il coparenting o affidamento condiviso crea in Italia un solido tessuto familiare collaborativo, sempre centrato sul benessere del minore. Con accordi chiari, comunicazione trasparente e un robusto quadro legale, costruirai un futuro sereno per la tua famiglia.